Allarme Pfas
Hai mai sentito parlare dei PFAS? Probabilmente negli ultimi tempi qualcosa avrai sentito. E se abiti in Veneto allora sicuramente saprai molto.
Comunque facciamo un brevissimo riassunto. Chi meglio di Focus ci può spiegare? Leggi l’articolo di Focus
La sigla Pfas, o acidi perfluoroacrilici, indica una famiglia di sostanze chimiche utilizzata in campo industriale. La classe di Pfas più diffusa, la Pfoa, nel 2009 è stata dichiarata “sostanza inquinante resistente” dalla Convenzione di Stoccolma e nel 2017 e la Commissione europea ha riconosciuto che comporta rischi inaccettabili per la salute umana e l’ambiente. Viene assimilata nel sangue attraverso l’acqua, sia del rubinetto sia dei cibi, ed è altamente tossica. Non essendo espellibile dal corpo umano, se non in minima parte e nel corso di decenni, porta ad alterazioni ormonali e conseguenti malattie.
Elevate quantità di PFAS sono presenti negli acquedotti veneti (e ricorda che i prodotti veneti li trovi ovunque… sicuramente anche nel mercato vicino a te). A causare questo inquinamento si dice sia stata la azienda Miteni.
Guarda il video seguente per capire meglio l’entità dell’inquinamento.
https://www.youtube.com/watch?v=wxcnTR3lETg
Se hai guardato il video fino alla fine avrai notato come l’Amministratore Delegato di Miteni S.p.A. prova ad asserire che non c’è una prova scientifica. Resta il fatto che la azienda Miteni ha dichiarato fallimento.
Tra l’altro… nota a margine, Miteni lavorava per Eni. E direi che anche qui si apre un mondo di discussioni sull’ambiente. Ma di questo ne parleremo prossimamente.
Intanto, l’8 novembre 2018, Veronasera, riporta come, dopo aver presentato istanza di fallimento (da più parti si dice pilotato per non pagare i danni) la azienda Miteni ha promesso di effettuare la bonifica. Salvo poi opporsi in ogni modo al risarcimento danni come vedremo oltre.
Leggi l’articolo di Veronasera
Una domanda sorge spontanea…se è tutto ok, se non c’è prova scientifica, se si può bere l’acqua del rubinetto come asserisce Nardone, cosa c’è da bonificare???
Perché in realtà c’è tanto da bonificare. Infatti alla chiusura delle indagini 13 sono gli indagati. Sapevano!!!
Qui puoi leggere l’articolo relativo alle indagini.
Quindi cosa possiamo dedurre da tutto ciò?
Qualcuno sapeva (ed ora è indagato), i responsabili hanno dichiarato fallimento e con questo atto hanno di fatto innescato un iter burocratico e giudiziario che nel miglior stile italico si protrarrà molto a lungo. Infatti già vi sono diatribe per le ammissioni al credito ecc.
Ma il dato rilevante è solo uno: le falde in Veneto (e non solo) sono altamente inquinate.
Sarebbe bello sapere con esattezza chi sono i colpevoli, sarebbe giusto moralmente farli pagare (sia in termini monetari e di bonifica, che in termini giudiziari), sarebbe favoloso non assistere ad un gioco di politici e di poltrone sulle spalle delle gente.
Perché, alla fine, chi ci sta rimettendo sono gli abitanti del Veneto ma anche tutti noi che in un modo o nell’altro assumiamo PFAS.
Pertanto, come sempre, non amo le discussioni politiche ma ricerco la verità e la soluzione.
Non posso e non voglio sedermi sotto un albero ed aspettare che qualcuno faccia qualcosa per me. Voglio agire. Almeno fare la mia parte. Almeno tutelarmi per quanto mi è possibile.
E posso fare tutto questo a costo zero.
Quindi mi domando: perché non farlo?
E allora: come vuoi risolvere il problema?
Puoi contattarmi anche tramite WhatsApp, cosa aspetti?