Claudio Bisio e la sua testimonianza

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Il termine testimonial deriva ovviamente da testimonianza, ma c’è una grandissima differenza tra un testimonial imparziale ed un testimonial a pagamento.

Claudio Bisio è bravo, non bravo, simpatico, antipatico… ognuno può pensarla come vuole al riguardo. Ma oggi voglio parlarne in qualità di testimonial (prezzolato) di A2A. E sin qui niente di male. Potrei obiettare sul fatto che dubito si sia informato adeguatamente su ciò che gli fanno dire, ma allo stesso modo potrei dire di Bebe Vio che pubblicizza anch’essa una compagnia fornitrice di energia e di tutti gli altri testimonial. Ripeto, ognuno fa ciò che crede ma proprio per questo io mi sento in dovere di fare qualche riflessione al riguardo. Ed attenzione: c’è una grande differenza fra il pensiero a proposito di una pubblicità ed il valore della persona. Puoi leggere un articolo riguardante gli spot.

Voglio chiarire da subito una cosa: a me non interessa parlar bene o male di qualcuno. Io voglio dimostrarti (con i fatti) la mia professionalità e la mia etica. Perché ho due ottime ragioni per farlo: i miei figli. Voglio lasciare a loro un mondo migliore. E posso farlo solo facendo prendere coscienza a chi incontro nel mio percorso che si può fare di meglio. Molto meglio. Si può essere limpidi e trasparenti, non inquinare e favorire il cliente.

Quindi vorrei semplicemente farti riflettere su alcuni punti.

Hai idea di quanto costi una spot pubblicitario o su carta stampata? A titolo esemplificativo leggi questo articolo. Troverai interessanti spunti e vedrai che si va da un minimo di 10000 euro a passaggio a ben oltre i 70000. Capisci cosa significa? Una campagna pubblicitaria che passa in prima serata ad esempio SOLO 4 volte in un programma può costare circa 200 mila euro. AL GIORNO.

E secondo te, chi paga questi investimenti? E’ ovvio: il cliente finale.

Potremmo anche discutere sulla veridicità di ciò che si dice ma la normativa al riguardo è parecchio lacunosa, ragion per cui  non è un argomento pertinente.

Ed ecco perché,  come ho detto prima, non mi interessa criticare uno spot pubblicitario ma voglio riuscire a far capire il perché oggi la pubblicità è solo un danno per il cliente.

Continuiamo… hai presente quei bellissimi stand che trovi praticamente in ogni supermercato con un paio di addetti presenti almeno 8 ore al giorno sabato e domenica compresi? Vogliamo ipotizzare che sono ALMENO 7/8 mensilità da pagare per ogni centro commerciale, più l’affitto dello spazio espositivo ecc.?

E di nuovo, secondo te, chi paga questi investimenti? E’ ovvio: il cliente finale.

Poi ancora… vogliamo parlare delle pubblicità sui giornali e sui mezzi pubblici?

E secondo te, chi paga questi investimenti? E’ ovvio: il cliente finale.

E poi finiamo…. Ma si potrebbe continuare a lungo…. Hai presente quanti uffici di rappresentanza ci sono sparsi sul territorio?

E ancora una volta, secondo te, chi paga questi investimenti? E’ ovvio: il cliente finale.

Ora proviamo a sgombrare il campo: i miei competitor hanno bisogno di

  1. Pubblicità molto costosa
  2. I miei competitor si affidano a spazi espositivi a pagamento o al porta a porta oppure ai call center. E sono comunque costi molto alti di personale
  3. I miei competitor hanno bisogno di uffici di rappresentanza con personale ovviamente da pagare.

In pratica ti ho dimostrato che per offrire un servizio i costi di gestione sono molto alti e ricadono sulle spalle dei clienti.

Io invece

  1. Mi affido ai miei clienti soddisfatti e pago loro come testimonial
  2. Non ho bisogno di call center, spazi espositivi o altro perché sono i clienti che mi segnalano persone interessate a risparmiare ed a non inquinare
  3. Non ho bisogno di uffici di rappresentanza perché la tecnologia oggi permette una gestione totalmente on-line seguita dalla mia presenza e da quella dei miei collaboratori.

In sostanza: ipotizzando che ogni compagnia possa offrire lo stesso prezzo iniziale, da una parte bisogna aggiungere tutti i costi (pubblicità, gestione del personale, uffici ecc.) e dall’altra il cliente ha sconti se diventa lui stesso testimonial (ovvero cliente FUN e, guarda caso, fa Sharing) e la sua fornitura non è gravata da ingenti costi di gestione risultando quindi una tra le più vantaggiose. E pensa… potrebbe addirittura azzerare totalmente la fattura.

Vi saranno altri punti da approfondire a livello etico, professionale ecc. ma per questa volta mi fermo qui.

Ma voglio chiederti: a parità di servizio sei interessato a pagare tu Claudio Bisio e altri testimonial oppure preferisci essere tu a venire pagato?

Io la mia scelta l’ho fatta. Sono convinto che anche tu stai iniziando a cogliere questa grande opportunità.

Credo di si, per cui, aggiungendo un piccolo passo, ti domando semplicemente:

Ma tu? Con questi aumenti come ti sei organizzato?

Io, tramite le gift card, ogni volta che faccio la spesa, che compro vestiti, benzina, ogni tipo di acquisto guadagno un cash back.

E con i soldi di questo cash back ci pago le bollette o qualsiasi altra cosa io voglia.

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Che ne dici di raccogliere le giuste informazioni?

Quindi come vuoi cogliere questa opportunità?

Puoi contattarmi anche tramite WhatsApp, cosa aspetti?

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