Come leggere la bolletta
Immagino che anche tu, quando arriva la bolletta abbia la stessa reazione di molti. Guardi, ti disperi e poi mestamente riponi nel cassetto della scrivania.
So molto bene come ti senti quando arrivano le bollette. E sai perché? Perché tutti ci siamo passati almeno una volta nella vita.
E se ci fosse un modo per evitare tutto questo?
Oggi esistono tantissimi modi per eliminare o abbattere in maniera rilevante (almeno fino all’ 80%) le spese delle tue utenze domestiche. Ma di questo ne parliamo un’altra volta.
Oggi voglio segnalarti gli elementi più interessanti per leggere una fattura.
Quelle informazioni che devi saper trovare, leggere e conoscere per valutare un adeguato servizio oppure, se hai un consulente di fiducia (e non, mi raccomando, un call-center od un ufficio con personale a rotazione e, spesso, inesperto), potrai sempre interrogarlo su queste informazioni che a breve ti darò.
Se poi vorrai avere informazioni ancora più dettagliate, ti segnalo anche questa guida. E’ molto tecnica perché redatta dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) https://bolletta.arera.it/bolletta20/index.php/home/elettricita/dati-del-cliente-e-della-fornitura.
Di seguito invece un piccolo estratto che ho realizzato e che ti servirà per acquisire la conoscenza e per essere certo che i servizi che hai comprato siano coerenti con quello che ti è stato proposto. Mi riferisco alla fattura energetica, ma le voci sono in pratica analoghe per il gas.
I primi dati utili sono i dati del cliente e della fornitura.
Da qui puoi sapere a chi è intestata l’utenza, l’indirizzo di residenza, l’indirizzo della fornitura, il punto di prelievo (POD per l’energia e PDR per il gas), il totale dei consumi annui, il mercato di riferimento (tutelato o mercato libero) e le informazioni che il tuo fornitore vuole rilasciarti. Ovviamente compare, per obbligo, il numero per l’intervento nel caso ci fossero guasti improvvisi.
Passiamo alla parte più tecnica: letture e consumi.
Qui le cose diventano un po’ più difficili da interpretare ma sono certo che seguendo queste semplici istruzioni non avranno più segreti per te.
Le letture possono essere fatte anche in autonomia (autolettura) e vanno comunicate mediamente durante gli ultimi cinque giorni del mese al tuo gestore dell’utenza. Il mio suggerimento è di tenere monitorati sempre, o almeno mensilmente, i consumi. A mio parere è molto importante acquisire consapevolezza delle spese che dovrai affrontare così da poter programmare le uscite. Perché soprattutto da qui passa il concetto di libertà finanziaria. Sapere quanto spenderai può darti quella serenità necessaria per affrontare qualsiasi momento della vita.
Adesso che cominci ad orientarti nella consultazione delle utenze, entriamo un po’ più nel dettaglio ed analizziamo la composizione dei costi.
La composizione dei costi nella bolletta è suddivisa in quattro macro aree: spese per la materia energia, spesa per il trasporto e la gestione del contatore, spesa per gli oneri di sistema, Imposte. A queste aree si aggiungono le altre partite ed il canone della tv.
Cominciamo per ordine: la spesa per la materia energia.
All’interno di quest’area c’è il costo puro dell’energia elettrica. E’ qui che leggi quanto il tuo gestore ti sta addebitando per il costo dell’energia ed è espresso in €/KWh.
E qui si aprono diversi scenari: prezzo variabile indicizzato al PUN monorario o a fasce (prezzo unico nazionale), prezzo fisso (solitamente rimane tale per 12 mesi), fisso monorario (stesso prezzo in qualsiasi fascia oraria), fisso biorario.
L’orario di riferimento delle fasce è uguale per tutti. Ed è il seguente:
F1: Da lunedì a venerdì dalle 8,00 alle 19,00.
F2: Da lunedì a venerdì dalle 7 alle 8 e dalle 19,00 alle 23 e sabato dalle 7,00 alle 23,00.
F3: Da lunedì a sabato dalle 23,00 alle 7,00 più domeniche e festivi.
Ricorda che, rispetto al totale della bolletta, questa voce incide circa per il 30% del totale
Spesa per il trasporto e gli oneri di gestione
Sono i costi di tutto ciò che permette il passaggio dell’energia elettrica e l’arrivo fino in casa tua. All’interno ci sono tantissime voci di costo, per le quali ti rimando alla guida dell’ARERA perché sono davvero molto tecniche.
Ti basti sapere che l’incidenza di queste voci, sulle quali nessun fornitore di energia elettrica può intervenire (è come dire che vai dal benzinaio e decidi tu quanto vuoi pagare un litro di gasolio) è del 20%.
La prossima voce, a mio avviso quella più fantasiosa, si chiama spese per gli oneri di sistema.
Certamente non sta a me giudicare la bontà di questa voce di spesa ma come segnala l’ARERA, questa quota “comprende gli importi fatturati per la copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico”. Quali siano questi costi di interesse generale c’è sempre disponibile la guida dell’ente garante.
Per tornare al nostro esempio del benzinaio, è come se, una volta pagato e risalito in macchina, prima di immetterti nella strada principale, trovi il gestore dell’esercizio che ti chiede di pagare un ulteriore 20% per contribuire al miglioramento della struttura, per la formazione dei propri dipendenti, per il miglioramento del piazzale ecc.
Infine abbiamo la nostra “amata” imposta sul valore aggiunto (IVA) che, come saprai, per le utenze domestiche è del 10% e l’imposta sul consumo (le famose accise).
Recentemente poi si è aggiunto il canone RAI che incide per complessivi 90€ spalmati su tutto l’anno.
In ultima analisi le altre partite: qui le voci di costo comprendono gli importi che non possono essere inseriti in altre categorie. Solitamente i depositi cauzionali, interessi di mora, contributi per allacciamenti.
Ricapitolando, ipotizzando 100 il totale della bolletta, il costo della materia energia ad uso domestico è variabile ma si attesta, mediamente, attorno al 30%.
Per questo motivo parlare di sconti su questa quota (che spesso non è nemmeno quantificata chiaramente in fase contrattuale) è probabilmente fuorviante perché se anche ho il prezzo migliore per la quota energia, questo farà diminuire il costo della materia energia ma se non intervieni subito e fai qualcosa per liberarti adesso dalle bollette, continuerai a pagarle per tutta la vita.
Hai mai pensato a quanti soldi hai già versato nelle casse del tuo attuale fornitore? E da quanti anni? Ma, soprattutto, hai mai pensato che se non trovi una soluzione, continuerai per sempre?
Il vero costo delle utenze è rappresentato dal restante 70%. Ecco perché cambiare fornitore è un primo passo per avere un risparmio ma non può essere considerato una strategia per un risparmio importante. Anche perché come ti ho dimostrato più volte, i prezzi delle agenzie di vendita si equivalgono.
Proprio per questo è sempre bene cominciare dal comprendere quanto spendi complessivamente, magari su base annua, e immaginare di trasferire tutti quei soldi in una sorta di salvadanaio che alla fine di un piano pluriennale di investimento ti verrà restituito con un rendimento medio del 15% all’anno. Si hai capito bene, il 15% all’anno, da subito!!!
Ti piacerebbe saperne di più? Parliamone e sarò felice di aiutarti.
In realtà quello che voglio chiederti DAVVERO è la solita domanda:
Ma tu? Con questi aumenti come ti sei organizzato?
Io, tramite le gift card, ogni volta che faccio la spesa, che compro vestiti, benzina, ogni tipo di acquisto guadagno un cash back.
E con i soldi di questo cash back ci pago le bollette o qualsiasi altra cosa io voglia.
Scopri QUI come puoi farlo anche tu.
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