I fiumi in inverno
Per tutta estate abbiamo parlato di siccità, del livello dei fiumi ma.. in inverno? Sembra che non ci sia più il problema. Qualche goccia di pioggia, un po’ di freddo ed è tutto risolto. Ma è davvero cosi?
I mesi invernali dovrebbero portare precipitazioni consistenti, nevicate abbondanti almeno sulle montagne per garantire una riserva idrica per i mesi caldi. Questo è ciò che ci hanno sempre insegnato.
Ma quest’anno stiamo assistendo ad un inverno molto mite e molti, considerando anche il costo alle stelle del gas, sono felici di questo.
Tuttavia ogni cosa deve avere il proprio equilibrio. Anche i fiumi in inverno.
Proprio questa mattina stavo facendo una passeggiata in piacevole compagnia lungo il sentiero che costeggia il fiume Mella (per i molti che ovviamente non lo conoscono è il fiume che partendo dal monte Maniva attraversa tutta la provincia di Brescia da nord a sud diventando, nel Cremonese, un affluente del fiume Olio che a sua volta si tuffa nel Po’ e da li nell’Adriatico).
E nonostante la piacevolezza del momento e della passeggiata non ho potuto fare a meno di notare che la portata del fiume era notevolmente ridotta rispetto al solito.
Buona parte di ciò che si vede nell’immagine solitamente è coperto dall’acqua mentre oggi è desolatamente coperto di sterpaglie e di erba che ha conquistato il proprio spazio.
Ma cosa succederà questa estate?
Tra due o tre mesi ritorneranno i primi caldi e poi la nuova torrida estate. Ed il fiume che oggi ha già una scarsità d’acqua e che non sarà rifornito dallo scioglimento delle nevi o dalle abbondanti piogge sarà destinato a prosciugarsi ma ben prima di quanto ha fatto lo scorso anno.
Conseguentemente significa che soffriranno gli agricoltori e tutta la catena produttiva e vitale che dipende, in qualunque modo, dal ciclo naturale degli eventi e che opera a partire dalle montagne per poi scendere a valle, passare in provincia di Cremona e mediante il Po’ giungere fino al mare.
Chi mi segue da un po’ di tempo sa che non amo mai entrare nei dettagli. Si rischia di finire in discorsi politici, demagogici, tecnici… insomma tutti campi nei quali non ho le competenze per addentrarmi.
Il mio scopo è quello di offrire informazioni, di segnalare situazioni, eventi e di fornire prove a sostegno di ciò che dico. Ed oggi sto semplicemente ragionando sul livello dei fiumi in questo inverno.
Al lettore poi, la scelta se approfondire ciò che propongo, se accogliere le mie segnalazioni e le mie soluzioni.
Infatti l’unico dato certo oggi è che stamattina una piacevole passeggiata mi ha permesso di notare un fiume con portata ridotta. Mi ha permesso di ricordare che quest’estate era completamente secco e mi ha fatto riflettere sul fatto che questo inverno è molto meno rigido.
Da qui mi fermo. E’ colpa dell’inquinamento? Oppure è un ciclo naturale normale? E’ colpa dell’uomo oppure no?
Non lo so. Ho i miei pensieri ma, ripeto, non sono importanti e nemmeno qualificati.
So solamente che (colpa dell’uomo o meno… colpa dell’inquinamento o meno) amo porre questa domanda: se ci fosse la possibilità di smettere di inquinare e trarne un beneficio economico, saresti disposto a provare?
In realtà quello che dovrei chiederti DAVVERO è la solita domanda:
Ma tu? Con questi aumenti come ti sei organizzato?
Io, tramite le gift card, ogni volta che faccio la spesa, che compro vestiti, benzina, ogni tipo di acquisto guadagno un cash back. E sono certo di inquinare meno.
E con i soldi di questo cash back ci pago le bollette o qualsiasi altra cosa io voglia.
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