Un Po’ di Chiarezza Sulla Sharing Economy
Riporto di seguito un mio adattamento ad un articolo di Alessandro Montico, che ringrazio per la collaborazione per fare un po’ di chiarezza sulla Sharing Economy.
Potrai leggere di questo argomento nelle pagine dedicate: La Sharing Economy funziona?e Cos’è la Sharing Economy ma sono certo che troverai molto interessante l’approfondimento e la disanima di Alessandro Montico, un esperto del settore.
Diamo innanzi tutto una definizione alla sharing economy:
“La sharing economy è nota anche come economia della condivisione oppure economia collaborativa, ed è un modello economico in continua evoluzione e in continua trasformazione.
Ridisegna le relazioni che si instaurano tra persone e le modalità di consumo di beni e servizi. Ciò che si vuole condividere sono beni, servizi e informazioni. Il focus della sharing economy non è quindi più il loro acquisto ma il loro utilizzo: di conseguenza al centro non è più il prodotto ma il progetto.”
Vediamo quindi nel dettaglio come si sviluppa.
L’Economia della condivisione viene convenzionalmente definita intorno a tre elementi principali:
– l’aspetto della condivisione, intesa come utilizzo delle risorse in comune;
– la relazione interpersonale cosiddetta peer to peer;
– la piattaforma tecnologica per agevolare le relazioni di condivisione.
Vediamo come si può creare un percorso per generare delle idee volte a creare una comunità di condivisione:
1. Prestare attenzione a quello che ci succede intorno. Quali sono i bisogni, siano essi propri o delle persone che ci circondano o che ci sono vicine?
2. Riflettere sui bisogni espressi. Ogni bisogno e sentito anche dagli altri? I bisogni sono permanenti, quotidiani, stagionali o temporanei? Tali bisogni possono essere soddisfatti con risorse già disponibili senza dover produrre ulteriori beni?
3. Stabilire una connessione tra i partecipanti: quelli che hanno dei bisogni, quelli che possono soddisfarli o che hanno le risorse necessarie. A tal proposito dobbiamo aver ben chiari due aspetti: il primo è che ogni persona dovrebbe guadagnarci qualcosa dalla partecipazione, altrimenti viene meno la motivazione. Il secondo è quello di considerare anche che le modalità di partecipazione e di connessione dovrebbero essere relativamente facili, altrimenti si favorisce la perdita d’interesse.
4. Cercare iniziative simili e che funzionano in altri contesti; potrebbero essere abbastanza simili da essere utilizzabili ed adattabili per rispondere anche ai bisogni della propria comunità.
Ed ecco la domanda forse più importante: perché oggi molte persone sono disposte ad operare congiuntamente per uno stesso fine?
Semplice, perché conviene!
Infatti mai come oggi è importante mettere al centro la persona e, di conseguenza, unire più persone in una community si rivela sempre più un’idea vincente.
E tu? Vuoi far parte anche tu di una grande community? Vuoi sfruttare i vantaggi della Sharing Economy?
Che ne dici quindi di raccogliere le giuste informazioni?
In che modo vuoi farlo?
Puoi contattarmi anche tramite WhatsApp, cosa aspetti?